In the sky I am walking – INDIANERLIEDER (1972)

Karlheinz Stockhausen – per due voci

Indianerlieder

Indianerlieder (Canti dei nativi americani) di Karlheinz Stockhausen è un lavoro di teatro musicale per due voci del 1972, parte del più ampio progetto di installazione multimediale Alphabet für Liège. Il brano è strutturato in 12 lieder, ognuno basato su una poesia delle popolazioni native americane; la durata complessiva è di circa 50 minuti.

L’allestimento è composto da un tappeto sul quale gli interpreti siedono con le gambe incrociate, un oggetto misterioso coperto da un telo che verrà svelato durante la Song sung over a dying person (Canzone cantata su una persona morente), un recipiente intagliato nel legno con petali di fiori, una bacinella d’ottone contenente acqua.

In partitura, oltre alle note sono annotati molti movimenti, dal ritmo delle palpebre alla danza estatica. Le due voci sviluppano via via il rapporto fra di loro procedendo in senso additivo: a ogni lied aggiungono una nuova nota dalla serie di dodici altezze sul quale l'intero lavoro è strutturato, all’interno di una drammaturgia al tempo stesso ben legata ai testi e capace di sprigionare gesti e momenti visionari, che culminano con la personificazione di figure di uccelli in un dialogo di versi e richiami.

Gli Indianerlieder dal punto di vista musicale non hanno alcuna relazione con la musica e le melodie delle tribù dei nativi americani. Hanno un impianto formale ben definito e fortemente strutturato, ma con una incredibile libertà interpretativa nella scelta delle dinamiche e dei tempi, che possono essere selezionati dai cantanti tra una serie di dodici indicazioni dinamiche e dodici indicazioni agogiche.

Performance